martedì 29 aprile 2008
Questa poi...
martedì 22 aprile 2008
Sempre a proposito di "criminalità"
Non era la mappa del paese con gli obiettivi fissati da una pericolosa banda di malfattori. Quella scambiata per la cartina persa da una gang nelle vie di Vicobarone, altro non era che un foglio sul quale qualcuno si era cimentato nel gioco delle tre casette. Linee e sillabe che avrebbero dovuto, secondo una diabolica interpretazione, indicare inequivocabilmente tre abitazioni del paese. Scarabocchi sì, ma frutto del divertimento di un ragazzino e non certo il parto di una mente criminale che avrebbe voluto colpire esercizi commerciali o abitazioni nel territorio valtidonese. I carabinieri di Borgonovo che hanno ricevuto il foglio in caserma se ne sono resi conto subito. A volte però la fantasia supera la realtà. Soprattutto se la notizia esce il primo d’aprile. La sicurezza però non è uno scherzo e proprio per questo dal comando della compagnia dei carabinieri del capoluogo è giunta la puntuale precisazione.
Quando è Il Giornale a invocare il terrore
Criminalità, il terrore arriva in provincia
La provincia italiana ha paura. Rapine, omicidi, furti in appartamento, scippi e borseggi: è la criminalità dilagante che terrorizza quelle zone una volta tranquille e adesso sprofondate nell’insicurezza. I reati denunciati nell’ultimo anno mostrano un inquietante allarme sicurezza nelle città più piccole. Perché se è vero che le metropoli registrano i picchi massimi, è vero anche che le province registrano aumenti percentuali spaventosi. È un’escalation di criminalità: le denunce solo per i reati da strada (borseggi e scippi) sono aumentate complessivamente del 24%. Per i furti in casa, invece, l’incremento è del 18%. L’elaborazione dei dati del ministero dell’Interno mostra che le province più a rischio, sono tutte ex isole di sicurezza: Bologna, Pavia, Asti, Savona, Novara, Como, Pisa, Alessandria, Lucca e Rimini. È quell’Italia felice che improvvisamente si accorge di non esserlo più.
giovedì 6 marzo 2008
Moralizzatori in pensione
Una parolaccia avrebbe scatenato l'ira del "nonno". Indaga la Polizia
Piacenza - «Ma che c..o stai dicendo?» Sarebbe bastata questa colorita esclamazione - abbastanza comune nel linguaggio dei teen ager - pronunciata da una ragazza all'indirizzo di un'amica a scatenare l'ira di un anziano, che l'avrebbe aggredita e picchiata. Sul fatto, avvenuto martedì pomeriggio intorno alle due in piazzale Marconi, sta indagando la Questura.
La giovane - che ha 17 anni, abita in Valdarda, ma studia a Piacenza - si era recata con cinque compagne di scuola in pausa pranzo da Mc Donalds, sul piazzale della stazione. Uscite dal locale le ragazze erano salite sull'autobus che doveva riportarle a scuola e nell'attesa che il pullman ripartisse avevano iniziato a chiacchierare.
E proprio durante questa discussione alla 17enne sarebbe scappata l'esclamazione che ha fatto arrabbiare l'anziano, che - secondo quanto riferiscono le ragazze - si sarebbe rivolto alla ragazza con fare molto aggressivo ammonendola «a lavarsi la bocca e i denti e a parlare più educatamente». Parole pronunciate con tono decisamente sopra le righe, alle quali la ragazza avrebbe risposto con una battuta irrispettosa verso l'anziano: «E tu ti devi lavare tutto».
Quanto bastava per scatenare la rabbia del "nonno" che l'avrebbe colpita con uno schiaffo rompendole gli occhiali e facendola cadere a terra. Tra i due si sarebbe quindi sviluppata una colluttazione a stento sedata dalle amiche. «Quel tale ha strattonato mia figlia rompendole i jeans ed ha tentato ripetutamente di colpirla - spiega la madre della ragazza, che ha poi sporto denuncia per lesioni - e la cosa incredibile è che tra le decine di persone che si trovavano sul pullman nessuna - tranne un ragazzo - ha mosso un dito per intervenire».
A fermare l'aggressione sono stati due finanzieri che svolgevano controlli anti-droga con i cani proprio sul piazzale della stazione. «L'anziano ha cercato di allontanarsi ma è stato fermato - prosegue nel racconto la madre della giovane aggredita- e nel frattempo è arrivata sul posto anche una Volante della Polizia che ha accompagnato mia figlia e quell'uomo in Questura dove sono stata poi avvertita telefonicamente dell'accaduto».
Uscita dalla Questura la giovane è stata accompagnata dalla madre al pronto soccorso dove è stata medicata per un ematoma allo zigomo (prognosi sette giorni) e sottoposta a raiografie che non hanno però evidenziato alcuna lesione.
Sull'accaduto, come accennato, sta indagando la Questura. L'uomo è stato identificato per un ottantenne piacentino e subito rilasciato poichè il reato di lesioni è punibile solo a querela di parte. Ai poliziotti avrebbe detto di aver rimproverato la giovane e di essere stato da quest'ultima aggredito verbalmente, perdendo quindi la pazienza. La sua intenzione - avrebbe precisato - era solo quella di "dare una lezione" alla ragazza, troppo "sboccata".
(Libertà - 6 marzo 2007)
Impallina due motociclisti, denunciato
Nei guai un 70enne che ha ferito i centauri sulle moto da cross
Ferriere - Il rumore delle moto da cross lo infastidiva e così ha imbracciato il fucile e ha sparato. Non è chiaro se volesse solo impaurire i motociclisti che passavano poco distante dalla sua abitazione, a Curletti di Ferriere, o se abbia mirato con l'intento di colpirli. Di fatto li ha feriti leggermente. I pallini hanno raggiunto uno dei centauri a un braccio e l'altro a una gamba. A schiacciare il grilletto di un fucile da caccia è stato un 70enne, D. S., individuato dai carabinieri e denunciato per lesioni aggravate e detenzione abusiva di una pistola.
(Libertà - 4 marzo 2007)
martedì 12 giugno 2007
Ecco perchè bis
serie B serie A
campagna abbonamenti 4 mln 6 mln
contributi Lega 5 mln 10 mln
diritti televisivi 4 mln 12 mln
incassi ai botteghini 4 mln 7 mln
merchandising 1 mln 4 mln
sponsor 15 mln 25 mln
totali 32 mln 64 mln
Gli introiti del Napoli passano dai 32 milioni di euro incassati in serie B ai 64 della serie A
Ecco perché
Massimo Discenza
http://www.ilmeridiano.info/articolo.php?Rif=13554
martedì 5 giugno 2007
Deliriaurentis
«Per quanto hanno fatto, Napoli e Genoa meriterebbero entrambe di salire in A. Perché in B hanno inserito la Juve che andava sì punita, ma con una multa di 100 milioni di euro e non con la retrocessione. Se si mette la Juve in B, allora, bisogna portare a quattro le promozioni. Inoltre, Napoli e Genoa hanno un vantaggio enorme sulle inseguitrici: sarebbe ridicolo disputare i play off, una regola architettata da gente che bada solo a difendere le proprie poltrone, che fa danni cercando di non scontentare, ma gioca sulla pelle di chi investe». Sembra finito lo sfogo di Aurelio De Laurentiis che, come i sessantamila del San Paolo, non ha gioito al novantesimo, ma ha visto rinviato il tutto a domenica prossima. Il Napoli a Marassi avrà due risultati su tre a disposizione, ma resta l’incubo dei play off. Sembra finito lo sfogo accorato del patron, ma non lo è. De Laurentiis aggiunge: «Squadre come il Rimini, il Mantova, il Piacenza, cosa andrebbero a fare in A? Una passeggiata di un anno! Sarà uno sforzo gigantesco per Napoli e Genoa giocare la A, figurarsi per altri club che hanno bacini di utenza inferiori. La B e la C dovrebbero essere solo un serbatoio di giovani per la A, una A che dovrebbe essere giocata per bacini di utenza, anche se io penso sempre ad un campionato europeo con 80 squadre e con play off. Altrimenti, o vinci la Champion’s ogni anno per far quadrare i bilanci o quando fai un megaacquisto, vai in rosso. Possibile che solo in Inghilterra abbiano capito certe cose? In Italia i maggiori club hanno venduto i loro diritti per l’estero sino al 2010 ad una cifra irrisoria, per un tozzo di pane».
Per fortuna risponde Roberto Beccantini dalle colonne de La Stampa:
De Laurentiis viene dal cinema e, per questo, «americaneggia» a tutto spiano. Sogna una simil-Nba aperta alle città più popolate e alle società di più forte tradizione. Dipendesse da lui, miracoli come il Chievo, espressione di un quartiere di Verona, andrebbero addirittura cancellati. Pulizia di censo. È il delirante catechismo che, affidato ai professionisti della politica e a manager senza scrupoli, ha generato drastici squilibri e prodotto Calciopoli.