martedì 29 aprile 2008

Questa poi...

Interdetto per due anni dagli stadi perché occupava un posto diverso da quello riportato sul titolo d'accesso. Il fatto, già di per sé singolare, assume contorni grotteschi se si pensa al teatro in cui si è verificato. Sabato 19 aprile, stadio "Garilli": ad assistere alla gara tra Piacenza e Vicenza che nulla vale per la classifica si contano 2.797 spettatori, pochi intimi in uno stadio che contiene circa ventimila persone. Circa duecento, forse meno, i ragazzi che si raggruppano in curva Nord. Tra questi un operaio venticinquenne individuato come "cattivo" dalle forze dell'ordine perché non sedeva al numero di posto assegnato dal tagliando d'ingresso, il 999 del settore 3. Lo hanno visto posizionarsi nel settore uno della stessa curva. Per questo motivo, ovvero per aver violato le norme in materia che prescrivono l'obbligo di occupare il posto assegnato e indicato sul medesimo titolo di accesso, il giovane è stato diffidato e per due anni non potrà assistere a manifestazioni sportive sul territorio nazionale e internazionale. Vero che, come si motiva nel provvedimento notificato, il ragazzo era stato ammonito due settimane prima per lo stesso motivo in occasione dell'incontro tra Piacenza e Frosinone e che in passato aveva già scontato un daspo di un anno, ma non sembra davvero esserci una proporzione tra l'infrazione commessa e la punizione. In questo senso la legge parla chiaro, ma soprattutto in uno stadio deserto nel quale l'ordine pubblico mai quest'anno è stato messo a rischio, la tolleranza zero diventa un ulteriore deterrente per quei tifosi un po' più appassionati che si radunano in curva. E pensare che qualcuno stava ipotizzando un rientro in massa in occasione di queste ultime partite. Attenzione, però: tutti ai vostri posti.

martedì 22 aprile 2008

Sempre a proposito di "criminalità"



Non era la mappa del paese con gli obiettivi fissati da una pericolosa banda di malfattori. Quella scambiata per la cartina persa da una gang nelle vie di Vicobarone, altro non era che un foglio sul quale qualcuno si era cimentato nel gioco delle tre casette. Linee e sillabe che avrebbero dovuto, secondo una diabolica interpretazione, indicare inequivocabilmente tre abitazioni del paese. Scarabocchi sì, ma frutto del divertimento di un ragazzino e non certo il parto di una mente criminale che avrebbe voluto colpire esercizi commerciali o abitazioni nel territorio valtidonese. I carabinieri di Borgonovo che hanno ricevuto il foglio in caserma se ne sono resi conto subito. A volte però la fantasia supera la realtà. Soprattutto se la notizia esce il primo d’aprile. La sicurezza però non è uno scherzo e proprio per questo dal comando della compagnia dei carabinieri del capoluogo è giunta la puntuale precisazione.

Quando è Il Giornale a invocare il terrore


Criminalità, il terrore arriva in provincia

La provincia italiana ha paura. Rapine, omicidi, furti in appartamento, scippi e borseggi: è la criminalità dilagante che terrorizza quelle zone una volta tranquille e adesso sprofondate nell’insicurezza. I reati denunciati nell’ultimo anno mostrano un inquietante allarme sicurezza nelle città più piccole. Perché se è vero che le metropoli registrano i picchi massimi, è vero anche che le province registrano aumenti percentuali spaventosi. È un’escalation di criminalità: le denunce solo per i reati da strada (borseggi e scippi) sono aumentate complessivamente del 24%. Per i furti in casa, invece, l’incremento è del 18%. L’elaborazione dei dati del ministero dell’Interno mostra che le province più a rischio, sono tutte ex isole di sicurezza: Bologna, Pavia, Asti, Savona, Novara, Como, Pisa, Alessandria, Lucca e Rimini. È quell’Italia felice che improvvisamente si accorge di non esserlo più.

giovedì 6 marzo 2008

Moralizzatori in pensione

Picchiata da un anziano sull'autobus
Una parolaccia avrebbe scatenato l'ira del "nonno". Indaga la Polizia

Piacenza - «Ma che c..o stai dicendo?» Sarebbe bastata questa colorita esclamazione - abbastanza comune nel linguaggio dei teen ager - pronunciata da una ragazza all'indirizzo di un'amica a scatenare l'ira di un anziano, che l'avrebbe aggredita e picchiata. Sul fatto, avvenuto martedì pomeriggio intorno alle due in piazzale Marconi, sta indagando la Questura.
La giovane - che ha 17 anni, abita in Valdarda, ma studia a Piacenza - si era recata con cinque compagne di scuola in pausa pranzo da Mc Donalds, sul piazzale della stazione. Uscite dal locale le ragazze erano salite sull'autobus che doveva riportarle a scuola e nell'attesa che il pullman ripartisse avevano iniziato a chiacchierare.
E proprio durante questa discussione alla 17enne sarebbe scappata l'esclamazione che ha fatto arrabbiare l'anziano, che - secondo quanto riferiscono le ragazze - si sarebbe rivolto alla ragazza con fare molto aggressivo ammonendola «a lavarsi la bocca e i denti e a parlare più educatamente». Parole pronunciate con tono decisamente sopra le righe, alle quali la ragazza avrebbe risposto con una battuta irrispettosa verso l'anziano: «E tu ti devi lavare tutto».
Quanto bastava per scatenare la rabbia del "nonno" che l'avrebbe colpita con uno schiaffo rompendole gli occhiali e facendola cadere a terra. Tra i due si sarebbe quindi sviluppata una colluttazione a stento sedata dalle amiche. «Quel tale ha strattonato mia figlia rompendole i jeans ed ha tentato ripetutamente di colpirla - spiega la madre della ragazza, che ha poi sporto denuncia per lesioni - e la cosa incredibile è che tra le decine di persone che si trovavano sul pullman nessuna - tranne un ragazzo - ha mosso un dito per intervenire».
A fermare l'aggressione sono stati due finanzieri che svolgevano controlli anti-droga con i cani proprio sul piazzale della stazione. «L'anziano ha cercato di allontanarsi ma è stato fermato - prosegue nel racconto la madre della giovane aggredita- e nel frattempo è arrivata sul posto anche una Volante della Polizia che ha accompagnato mia figlia e quell'uomo in Questura dove sono stata poi avvertita telefonicamente dell'accaduto».
Uscita dalla Questura la giovane è stata accompagnata dalla madre al pronto soccorso dove è stata medicata per un ematoma allo zigomo (prognosi sette giorni) e sottoposta a raiografie che non hanno però evidenziato alcuna lesione.
Sull'accaduto, come accennato, sta indagando la Questura. L'uomo è stato identificato per un ottantenne piacentino e subito rilasciato poichè il reato di lesioni è punibile solo a querela di parte. Ai poliziotti avrebbe detto di aver rimproverato la giovane e di essere stato da quest'ultima aggredito verbalmente, perdendo quindi la pazienza. La sua intenzione - avrebbe precisato - era solo quella di "dare una lezione" alla ragazza, troppo "sboccata".
(Libertà - 6 marzo 2007)

Impallina due motociclisti, denunciato
Nei guai un 70enne che ha ferito i centauri sulle moto da cross

Ferriere - Il rumore delle moto da cross lo infastidiva e così ha imbracciato il fucile e ha sparato. Non è chiaro se volesse solo impaurire i motociclisti che passavano poco distante dalla sua abitazione, a Curletti di Ferriere, o se abbia mirato con l'intento di colpirli. Di fatto li ha feriti leggermente. I pallini hanno raggiunto uno dei centauri a un braccio e l'altro a una gamba. A schiacciare il grilletto di un fucile da caccia è stato un 70enne, D. S., individuato dai carabinieri e denunciato per lesioni aggravate e detenzione abusiva di una pistola.
(Libertà - 4 marzo 2007)
 
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