martedì 12 giugno 2007

Ecco perchè bis

Come crescono gli incassi
serie B serie A
campagna abbonamenti 4 mln 6 mln
contributi Lega 5 mln 10 mln
diritti televisivi 4 mln 12 mln
incassi ai botteghini 4 mln 7 mln
merchandising 1 mln 4 mln
sponsor 15 mln 25 mln
totali 32 mln 64 mln

Gli introiti del Napoli passano dai 32 milioni di euro incassati in serie B ai 64 della serie A

Ecco perché

Saranno tristi i gestori di ristoranti e trattorie. Perché, di certo, da agosto molte meno famiglie programmeranno le gite fuori porta alla domenica. Rientrati nel salotto buono del calcio italiano, i tifosi di Juventus Napoli e Genoa torneranno a “santificare” il giorno della festa del pallone, affollando di nuovo gli stadi e sistemandosi davanti alle tv. Cancellando i sabati rubati allo shopping ed i lunedì (o i venerdì) sera tolti alla famiglia per seguire anticipi e posticipi. Con il ritorno delle tre illustri neopromosse la prossima serie A riacquista parecchi quarti di nobiltà. Basta un numero per chiarire il concetto: rispetto all’ultimo campionato, che era stato definito con qualche fondamento a “formato ridotto”, in campo ci saranno 38 scudetti in più. I 27 titoli della Juventus, i 9 del Genoa ed i 2 del Napoli porteranno il totale alla bella cifra di 86, quasi il doppio rispetto a quest’anno. Una serie A più blasonata vuol dire anche una serie A più ricca. Da oggi alla Camera dei Deputati scatta il rush finale per l’approvazione del disegno di legge che riforma il sistema dei diritti televisivi. Dopo l’ok del Parlamento si passerà dalla cessione individuale a quella collettiva: l’obbiettivo dei club (raggiungibile) è di arrivare al miliardo di euro, con un netto incremento della raccolta dall’estero. E la presenza di due big assolute come Juventus e Napoli, che possono contare su milioni di tifosi in tutto il mondo, garantirà al “sistema calcio” introiti maggiori grazie ad un appeal superiore rispetto a quello offerto da Chievo, Ascoli e Messina. Poi dovranno essere le società e la Lega Calcio a mettersi d’accordo su come dividere la torta, compito che richiederà giorni, se non settimane, di studio e confronto. Il prossimo sarà anche il campionato dei derby. Le stracittadine sul palcoscenico più nobile torneranno ad essere quattro: Inter-Milan, Juventus-Torino, Roma-Lazio e Genoa-Sampdoria, come non accadeva dalla stagione 1994/95 quando il Genoa retrocesse allo spareggio col Padova. Ne guadagnerà lo spettacolo, ed anche quella media-spettatori tristemente scivolata, nell’ultimo torneo, ben al di sotto della quota psicologica dei 20 mila spettatori a partita, e che ha fatto suonare il campanello d’allarme. Con Juventus Genoa e Napoli nelle vesti di neopromosse il massimo campionato acquisterà maggiore equilibrio, considerato che è difficile ipotizzare che le ultime arrivate si limiteranno a giocare con l’obiettivo della salvezza. Anzi, renderanno molto più difficile il cammino di chi, Inter e Roma su tutte, nella stagione appena terminata ha spadroneggiato senza trovare avversari all’altezza, almeno in Italia. Ai nastri di partenza si presenteranno anche Milan, Lazio e Fiorentina prive della penalizzazione che le ha zavorrate nell’ultimo anno, un valore aggiunto notevole alla spettacolarità del torneo. Insomma, una serie A più seguita, più ricca, più blasonata e più equilibrata. Almeno sulla carta, le promesse per una stagione ricca di emozioni ci sono tutte.
Massimo Discenza
http://www.ilmeridiano.info/articolo.php?Rif=13554

martedì 5 giugno 2007

Deliriaurentis

«Per quanto hanno fatto, Napoli e Genoa meriterebbero entrambe di salire in A. Perché in B hanno inserito la Juve che andava sì punita, ma con una multa di 100 milioni di euro e non con la retrocessione. Se si mette la Juve in B, allora, bisogna portare a quattro le promozioni. Inoltre, Napoli e Genoa hanno un vantaggio enorme sulle inseguitrici: sarebbe ridicolo disputare i play off, una regola architettata da gente che bada solo a difendere le proprie poltrone, che fa danni cercando di non scontentare, ma gioca sulla pelle di chi investe». Sembra finito lo sfogo di Aurelio De Laurentiis che, come i sessantamila del San Paolo, non ha gioito al novantesimo, ma ha visto rinviato il tutto a domenica prossima. Il Napoli a Marassi avrà due risultati su tre a disposizione, ma resta l’incubo dei play off. Sembra finito lo sfogo accorato del patron, ma non lo è. De Laurentiis aggiunge: «Squadre come il Rimini, il Mantova, il Piacenza, cosa andrebbero a fare in A? Una passeggiata di un anno! Sarà uno sforzo gigantesco per Napoli e Genoa giocare la A, figurarsi per altri club che hanno bacini di utenza inferiori. La B e la C dovrebbero essere solo un serbatoio di giovani per la A, una A che dovrebbe essere giocata per bacini di utenza, anche se io penso sempre ad un campionato europeo con 80 squadre e con play off. Altrimenti, o vinci la Champion’s ogni anno per far quadrare i bilanci o quando fai un megaacquisto, vai in rosso. Possibile che solo in Inghilterra abbiano capito certe cose? In Italia i maggiori club hanno venduto i loro diritti per l’estero sino al 2010 ad una cifra irrisoria, per un tozzo di pane».

Per fortuna risponde Roberto Beccantini dalle colonne de La Stampa:

De Laurentiis viene dal cinema e, per questo, «americaneggia» a tutto spiano. Sogna una simil-Nba aperta alle città più popolate e alle società di più forte tradizione. Dipendesse da lui, miracoli come il Chievo, espressione di un quartiere di Verona, andrebbero addirittura cancellati. Pulizia di censo. È il delirante catechismo che, affidato ai professionisti della politica e a manager senza scrupoli, ha generato drastici squilibri e prodotto Calciopoli.


lunedì 28 maggio 2007

La chiamavano Calciopoli

PIU' - IlMilan è la squadra della settimana. I rossoneri conquistano la 7ª Champions League - vendicando la beffa di Istanbul - piegando 2-1 il Liverpool. Maldini può alzare al cielo di Atene l'ennesimo trofeo. Una Coppa il cui primo pezzettino è stato vinto ad agosto, nei preliminari con la Stella Rossa. Poi una cavalcata esaltante, i picchi con Bayern Monaco e soprattutto Manchester United. Un successo imprevisto, quindi ancora più bello. Catania e Reggina, in nomination, fanno festa. I siciliani battono il Chievo in uno spareggio anticipato salvandosi al termine di un campionato dai due volti: girone d'andata da incorniciare, ritorno incubo, condizionato dalle gare interne in campo neutro. La Reggina ha disputato un campionato favoloso, considerando la pesante penalizzazione (-11). Il calendario favorevole è stato un premio della sorte.
www.gazzetta.it


MENO – La Gazzetta dello Sport, il vangelo dei calciofili, è in vena di celebrazioni. Lodi e peana per tutti, vincitori e vinti, ma omette di spiegare agli sportivi che nell’ultima giornata del campionato di serie A è andata in scena l’ennesima farsa. Saranno stati anche rincoglioniti dai festeggiamenti, ma i reduci milanisti dalla conquista della Champion’s avrebbero fatto meglio delle controfigure rossonere messe in campo da Ancelotti contro una Reggina che stava lottando per la salvezza. Milan recidivo: lo stesso scherzetto lo fece al Piacenza qualche anno fa. Gran bel gesto tecnico, quello di Nick Amoroso: uno, due, tre palleggi sotto lo sguardo ammirato dei manichini con la maglia a strisce. La Reggina, mentre la Lazio si scavava la fossa a Siena, meritava la salvezza, ma meritava di giocarsela sul serio. Come hanno fatto Chievo e Catania. Bravi, loro sì, i siciliani. Finisce male invece la favola dei “Mussi volanti”, quelli del Chievo. E l’uomo nero non è Luciano Moggi.

Matarrese considera Napoli e Genoa già in serie A
Con la Juventus già sicura della promozione, per gli altri due posti che conducono alla Serie A c'è ancora grande lotta. Napoli e Genoa sono in pole-position, ma ci sono ancora delle squadre che sperano di agganciare il treno play-off. Per questo sono risultate stonate le dichiarazioni rilasciate questa mattina dal presidente di Lega Antonio Matarrese, che ha affermato convinto che "Il prossimo torneo sarà galattico, con tutta l'Italia che conta. Juventus, Napoli e Genoa tornano finalmente in A".
Il presidente del Bologna, Alfredo Cazzola, ha colto la palla al balzo per scagliarsi contro il Palazzo. "E' imbarazzante - ha detto Cazzola - Così Matarrese considera Napoli e Genoa già in serie A... Allora le due giornate che mancano non servono?".
www.goal.com

martedì 22 maggio 2007

Il postino sviene sempre due volte

Sogghignava. No, anzi, se la rideva proprio un anziano che ne ha viste e vissute tante, mentre stamani al tavolino del bar dava il solito sguardo attento al quotidiano.

Postini sull'orlo di una crisi di nervi

Dipendente trasportata in ospedale dal 118: stress da lavoro

Coro unanime: troppi arretrati da smaltire. Intanto la trattativa sindacale porta cinque rinforzi a tempo determinato

Lo legga! Non è un imperativo, semplicemente implora attenzione e comprensione.

Leggo:

“La riorganizzazione del servizio postale ha distribuito malumori e disservizi per gli utenti. Ma a farne le spese, sono anche gli stessi portalettere, vittime di stress da super lavoro. Ieri mattina una postina, completata l'operazione di ripartizione della corrispondenza nel centro di smistamento ha letteralmente dato in escandescenze sotto gli occhi dei colleghi, lanciando ovunque buste e plichi da consegnare, per poi mettersi a piangere e a tremare. Una vera e propria crisi (a quanto pare con un precedente), che ha richiesto l'intervento del 118 e il trasporto al pronto soccorso, dove sarebbero state accertate le condizioni di stress lavorativo della dipendente. Episodio che arriva in una giornata positiva per la trattativa avviata dai sindacati di categoria per la revisione della nuova ripartizione delle zone di recapito postale”.

Mi scappa da ridere. Gli rimetto tra le mani il giornale e lui, in dialetto: “Diamoci una regolata”.

giovedì 10 maggio 2007

Io speriamo che mi eleggono


Candidato già bocciato... In grammatica.

giovedì 26 aprile 2007

Notizie da cani

Cani da notizia e notizie da cani. Il fenomeno è ciclico. Per un po’ non succede nulla, poi all’improvviso la liturgia del dramma si ripropone straziante. Si alza il primo grido di dolore e via via ne partono altri a ruota. Come una catena di Sant’Antonio, come se fosse un misterioso virus a contagiare in ogni dove cani tarantolati a caccia di un cristiano da azzannare. Meglio se sono pitbull o rottweiller perché uno se li può immaginare ancora più feroci. E’ come se questi quattrozampe si fossero messi d’accordo per ribellarsi tutti insieme al proprio amico bipede: “pissi bau bau, facciamo sentire i nostri ululati, ringhiamo al padrone e, ancora meglio, facciamogli sentire i nostri denti”.

Milano, ricoverata al Niguarda è stata operata e non è in pericolo
Bimba di due anni azzannata dal suo cane

Non era un cane ritenuto “pericoloso” quello che ha azzannato la sua padroncina, un bimba di due anni, ferita al volto. L’ennesimo episodio di aggressione è avvenuto ieri, intorno alle 11, a Lainate, alle porte del capoluogo lombardo. La bimba si trovava sul balcone della propria abitazione in via Pompeo Litta, mentre il cane mangiava tranquillo. Sembra che la piccola si sia avvicinata alla ciotola e il cane, di razza "akita inu", tipo husky, si è improvvisamente rivoltato contro la bimba azzannandola alla guancia destra. Immediato l'intervento del 118. La bimba è stata trasportata a Niguarda e sottoposta ad operazione. Non sarebbe in pericolo di vita, ma è comunque tenuta sotto osservazione. Il cane è stato prelevato dalla Asl e portato al canile municipale.
Il caso è avvenuto a pochi giorni di distanza da quello della bimba di pochi mesi morta azzannata dai Rottweiler nel giardino di casa e da quello della donna che ha rischiato di perdere un braccio, azzannato da un Dogue De Bordeaux, conosciuto come cane da guardia e da difesa, nel giardino della sorella, nel Piacentino. Una escalation continua di aggressioni che ripropone il problema di alcuni cani da difesa, tra cui rottweiler e pitbull, razze selezionate proprio per essere aggressive, che sono come delle bombe a orologeria. Questo nuovo episodio è ancora più preoccupante proprio perchè la razza non è considerata particolarmente pericolosa e dimostra che tutti i proprietari di cani devono prestare la massima attenzione per non mettere a rischio la propria incolumità e quella dei propri figli.


Attenzione, però. L’estate si avvicina, le ferie anche. Presto assisteremo al rovesciamento di ruolo, un po’ come accade nelle fiction. Il cane cattivo diventa cucciolo e il padrone azzannato si trasforma nell’amico ingrato che abbandona il fedele amico sulla strada delle vacanze. Vittime o carnefici: vita da cani, che si fa leggere e guardare in tv.

Per par condicio:

Maltratta i propri cani. Denunciato

Un settantenne di Sassello, nel savonese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per maltrattamento di animali dalle guardie zoofile dell'ENPA Ente Nazionale Protezione Animali.
L’uomo teneva due cani adulti in una baracca al buio ed in mezzo ai loro escrementi; non meglio se la passavano tre cuccioloni, rinchiusi in un minuscolo recinto all’aperto ma senza ripari ed acqua; alle contestazioni delle guardie rispondeva di essere molto impegnato e di poterli portare a passeggiare soltanto una volta alla settimana; e di averli sempre tenuti in questo modo, senza che mai nessuno di loro stesse male.
Gli Agenti dell’ENPA lo hanno denunciato. In caso di condanna rischia la reclusione da tre mesi ad un anno o la multa da 3.000 a 15.000 euro; l’ENPA si costituirà inoltre parte civile in giudizio ed ha segnalato la situazione al Comune di Sassello, cui spetta decidere l’eventuale sequestro degli animali.

martedì 24 aprile 2007

Incoerente?

L'unico veramente coerente, a mia memoria, credo sia stato Gesù Cristo.

Si può andare veramente in collera solo con quelli che ti amano abbastanza da perdonarti... (Thomas Magnum)

mercoledì 11 aprile 2007

Perbenista

Mi hanno definito "perbenista" e, lo ammetto, la cosa non mi ha lasciato indifferente. Meglio sarebbe stato un insulto di un giudizio espresso con una tale scientifica precisione. Al punto da chiedermi se non lo sono davvero un "perbenista" . Così mi sono preso qualche giorno di riflessione. Ci ho pensato su parecchio mettendo alla prova il mio ego fortemente progressista. Almeno, io lo ritengo progressista, addirittura a oltranza. Sto con i gay, gli immigrati che in Italia vengono per farsi un mazzo tanto, mi sforzo di giustificare chi ruba e persino chi uccide, cerco il confronto con chi da me la pensa diversamente. E se c'è chi si droga, beh, per quanto mi riguarda, sono affari suoi. Però, per qualcuno sono un "perbenista" e a me francamente non sta bene (il gioco di parole è voluto). Non ho nulla contro gli ultras che sostengono la propria squadra alla stadio, che sventolano le bandiere e sfottono gli avversari. Non ho neppure nulla contro gli ultras di diversa fede calcistica che si tirano due cazzotti. Non mi piacciono gli ultras che vogliono essere ultras che non sono o che in quanto ultras si sentono di svolgere una missione per conto di chissachi.

De Mauro il dizionario della lingua italiana
per
|be||sta
agg., s.m. e f.
CO che, chi dimostra perbenismo negli atteggiamenti e nei comportamenti: una persona p., la morale dei perbenisti | agg., perbenistico: comportamento p.

sabato 31 marzo 2007

In un colpo gli decurtano 54 punti dalla patente

Ben cinquantaquattro punti decurtati in un botto dalla patente per undici infrazioni commesse in poco più di un chilometro dinanzi agli sbalorditi agenti che si erano messi al suo inseguimento. A stabilire il poco invidiabile primato è stato l’altra notte un trentottenne automobilista intercettato dalla polizia mentre stava sfrecciando in città al volante di una Hyundai Santa Fé. Il fuoristrada dopo aver urtato un’auto in sosta e proiettato la segnaletica stradale a una trentina di metri di distanza ha arrestato la sua corsa semidistrutto nei pressi di una rotonda. Incolumi ed entrambi ubriachi sia il conducente, sia il passeggero. Quest’ultimo, cinquantunenne, aveva bevuto tanto da far segnare un 4,84 all’alcol test. Il trentottenne alla guida dovrà pagare 1.376 euro solo per i verbali contestati.

martedì 27 marzo 2007

Scopre la figlia a letto con l’ex fidanzato: prende entrambi a colpi di battipanni

I panni sporchi si lavano in casa. Si dice così, no? Ma l’onore qualcuno lo difende a colpi di battipanni. Come un padre, operaio turnista di trentotto anni che, rientrato dal lavoro prima del previsto in compagnia del futuro genero, dopo aver sfondato la porta ha trovato la figlia diciassettenne intenta ad amoreggiare con l’ex fidanzato. Una scena di fronte alla quale lo sposo promesso è rimasto impietrito e che ha invece innescato la violenta reazione del genitore. A colpi di battipanni, appunto. Contro la l’intraprendente figliola e contro il giovane usurpatore del talamo paterno, finiti entrambi al pronto soccorso con una prognosi di otto e quindici giorni a testa. Una lezione che costerà al severo genitore una denuncia per abuso di mezzi di correzione.

mercoledì 21 marzo 2007

Spacciava ai ragazzini per pagarsi il mutuo della casa

Spacciava hashish ai ragazzini davanti alla stazione per pagarsi i 450 euro di mutuo della bella casa acquistata in centro. Questa la candida giustificazione che un cinquantasettenne, C.C., senza occupazione e senza rendita fissa, ha fornito ai carabinieri che l’altro giorno lo hanno arrestato dopo averlo sorpreso a cedere a un giovane tre dosi per trenta euro. Nella sua abitazione i militari hanno sequestrato quasi un etto di stupefacente e circa settemila euro in contanti, di cui quattromila nascosti nel bidone della spazzatura. Forse erano i risparmi messi da parte per le rette mensili del mutuo.

Ora viene da chiedersi il motivo per cui le banche non concedono mutui ai precari, ma sono ben disponibili verso un pusher. E gli interessi come venivano calcolati? In grammi di droga?

giovedì 15 marzo 2007

Il coro ostile

Creano casini, ce l’hanno con gli sbirri e lo scrivono sui muri, purtroppo capita anche che li ammazzino, i poliziotti. Gente calorosa, appassionata, tanto da accogliere le tifoserie avversarie con molotov artigianali perché i fuochi d’artificio costano di più. E’ per costoro che gli stadi sono diventati più blindati di Fort Knox, ma dopo i decreti e le paternali qualcuno ha subito dimenticato. Messi un po’ in galera e un po’ alla berlina, poi questi ultras escono dalla quarantena e riprendono possesso del loro ruolo. Con la complicità dei media che li sbattono come mostri in prima pagina riprendendoseli però il giorno dopo con una carezza e una bella pacca sulle spalle. Addirittura una radio locale ha deciso di ospitarli in una trasmissione da loro auto gestita e con un titolo che è già tutto un programma: “Il coro ostile”. Qualcuno vorrebbe estirpare la violenza dagli stadi, altri la diffondono via etere.

Demolitori? Giardinieri? No, aspiranti sindaci


Nella tranquilla provincia padana è iniziata la campagna elettorale. Le “amministrative” sono alle porte e i competitor del sindaco uscente che non vorrebbe uscire hanno gettato il guanto della sfida. Affilano le armi l’alfiere del centrodestra, quello che quando occupava la poltrona di presidente della provincia stava dall’altra parte, e l’artista impegnato a capo della lista civica. I due hanno già capito la priorità dei cittadini. Di solito pensano a migliorare i servizi, ad abbattere l’ici… Di solito fanno promesse spingendo sui soliti pulsanti, invece. Di cosa si preoccupano i due antagonisti del sindaco golden boy? Di cambiare l’arredo dalle rotonde appena costruite e costate fior di quattrini. Questa è la loro priorità, la carta vincente che farà breccia sull’elettorato deluso (?), annunciata in pompa magna con tanto di conferenze stampa. L’artista impegnato sradicherebbe anche l’ulivo piantato davanti alla basilica del piazza e il rosmarino delle aiuole di fronte al Duomo. Demolitori e giardinieri: ma non sono aspiranti sindaci?

venerdì 9 marzo 2007

Fellatio in prima pagina

8 marzo: protesta cdr gruppo 'espresso' per foto su 'corriere di romagna'

Roma, 7 mar. (Adnkronos) - Il coordinamento dei comitati di redazione del gruppo editoriale 'Espresso' esprime la sua "indignazione per la pubblicazione, sulla prima pagina di oggi del 'Corriere di Romagna' di una fotografia dedicata alla Festa delle Donne che appare soltanto un gratuito insulto all'universo femminile".
Per la cronaca (è il caso di dirlo) l'immagine in questione ritrae un allegro festino nel quale si intravede una scatenata signora intenta in un'appassionata fellatio. Giusto un anno fa l'attuale direttore del Corriere di Romagna, all'epoca caporedattore di un'altra testata dall'altro capo della regione, incappò in un'analoga gaffe non esitando a pubblicare un atleta dei carabinieri costretto durante la maratona a un brusco pit stop per un attacco gastrointestinale. Cinico quotidiano.

 
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